Viaggio dentro un paese da scoprire e lasciarsi emozionare.
Ma cosa andate a fare in Bosnia? Ma è sicuro come posto? Perché passare di li quando ci sono moltissimi altri posti da vedere?
Queste sono soltanto alcune domande e “consigli” che ci sono stati dati da amici e parenti, quando abbiamo deciso di attraversare la Bosnia per rientrare in Italia dopo un roadtrip estivo di 15 giorni. Puoi trovare tutto il racconto di questo viaggio a questo link!
Abbiamo attraversato il confine bosniaco partendo dalla bellissima città medioevale croata Dubrovnik “assolutamente da visitare una volta nella vita!”. Era appena tramontato il sole regalandoci uno scenario tanto indimenticabile quanto spettacolare, una nuova avventura stava per cominciare e non vedavamo l’ora di raggiungere l’host che ci aspettava per consegnarci le chiavi della camera.
Di quei 140 km e 2h20 min di strada ricordiamo poco visto che ci siamo persi per una strada sterrata priva di illuminazione in mezzo al nulla, e dobbiamo ammettere che non eravamo molto tranquilli in quel momento.
Quella notte arrivammo a Mostar attorno le 23.30, affamati e curiosi, dopo aver posato i bagagli in camera ci addentrammo per le vie e i vicoletti della cittadina piuttosto timorosi e stanchi. Di lì a poco si apri davanti a noi un nuovo mondo non così distante dalla nostra Italia in termini di km ma sicuramente diverso e lontano dalla nostra cultura, abitudini e tradizioni. La Bosnia uno di quei paesi che ti lasciano il segno e la voglia di tornare.
Dove siamo stati:
Sarajevo
Mostar
Consigli di viaggio
Alloggi – I prezzi mediamente partono dai 20 euro per una camera matrimoniale con bagno privato e salgono in base alla vicinanza dal centro e servizi come il posto auto ecc.
Cibo – Cosa si mangia in Bosnia?
Il cibo è molto economico: dai 3-5 euro per lo street food. Cucina a base di piatti tipici al ristorante dai 10 -18 euro mediamente a persona.
Piatti bosniaci da provare:
-Ćevapi: parola di origine araba “carne tagliata a piccoli pezzi” si tratta di salsicciotti di manzo macinato serviti al piatto o con pane tipico;
-Pljeskávica: Hamburger bosniaco;
-Bakláva: dolce di origine turca molto apprezzato e consumato nei paesi Balcani. Si tratta di pasta sfoglia a strati di pasta fillo, ripieni di noci tritate e addolcita con sciroppo o miele (fonte: wikipedia);
-Bosanski Kava: caffè tipico, viene preparato all’interno di un piccolo boccale in bronzo e accompagnato da dolcetti tradizionali. Da assaporare con calma
Lingua – la loro lingua è il bosniaco ma è possibile parlare in Inglese quasi ovunque (Sarajevo e Mostar).
Trasporti – Molte strade “anche principali” sono prive di illuminazione, occorre quindi fare molta attenzione quando si viaggia di notte! I tratti autostradali sono pochi e limitrofi alla capitale Sarajevo e l’automobile è sicuramente il modo migliore per spostarsi per la Bosnia.
Moneta – La valuta nazionale è il Marco bosniaco (BAM), tuttavia alcuni negozi accettano gli euro. I pagamenti elettronici non sono sempre accettati!
Cambio: 1 EUR = 1.96 BAM.
Sicurezza – È sicura la Bosnia? la domanda più richiesta in assoluto!
Per quanto riguarda la nostra esperienza non ci siamo mai sentiti in pericolo durante la nostra permanenza nel paese. Avendo vissuto soltanto nella parte centrale delle città più importanti non possiamo garantire lo stesso pensiero al di fuori di essi.
Budget giornaliero – 60-70 EUR a coppia (Note: media calcolata considerando una notte da 25 euro più colazione, pranzo e cena in ristoranti e street food. Il budget è indicativo, con qualche raguardo si può non superare i 20-25 euro a testa giornalieri senza rinunciare a nulla!)